Oil Free Compressors & Air Quality Classes - Weagorà

Compressori Oil Free & Classi di Qualità dell'Aria

Compressore a pistoni senza olio: un compressore a pistoni convenzionale è dotato di albero a gomito, biella e pistone, cilindro e testa della valvola. Nella parte superiore del cilindro si trova la testa della valvola che contiene le valvole di aspirazione e di scarico. Entrambe sono costituite da sottili lamelle metalliche, una montata sotto la piastra della valvola e l'altra sopra di essa. Quando il pistone si abbassa, sopra di esso si forma un vuoto. Ciò consente all'aria esterna a pressione atmosferica di aprire la valvola di ingresso e riempire l'area sopra il pistone. Quando il pistone sale, l'aria sopra di esso si comprime, tiene chiusa la valvola di ingresso e spinge la valvola di scarico ad aprirsi. L'aria passa dalla porta di scarico al serbatoio. A ogni corsa, aumenta l'aria nel serbatoio e la pressione sale. Il compressore a pistoni oil-free non inietta olio nella camera di compressione, ma è dotato di anelli rivestiti in Teflon.

 

Quali sono i vantaggi dell'aria compressa oil-free?

La tecnologia dell'aria oil-free consente di evitare l'acquisto di filtri sostitutivi perché non è necessario filtrare l'olio. In questo modo si riducono i costi del trattamento della condensa dell'olio e si riduce la perdita di energia dovuta alla diminuzione della pressione del filtro. C'è anche l'impatto ambientale: Utilizzando aria oil-free, si contribuisce a proteggere l'ambiente e a garantire una maggiore conformità alle normative internazionali. Le perdite e il consumo di energia sono ridotti al minimo e la necessità di trattare la condensa (e di raccoglierla/smaltirla) è eliminata.

Quali sono i settori e le applicazioni critiche che utilizzano aria oil-free?

  • Industria automobilistica: verniciature di alta qualità, processi di lavorazione fluidi, salute migliore
  • Alimentare: prodotti finali di alta qualità, sani e dal sapore migliore
  • Chimica: maggiore purezza dei prodotti, processi migliori, meno rifiuti, maggiore sicurezza
  • Elettronica: sistemi di controllo ininterrotti e mantenimento di condizioni ultra-pulite essenziali per un'elevata qualità dei prodotti
  • Settore medico e sanitario: affidabilità al 100% per qualsiasi ambiente medico, compresi ospedali, studi dentistici, uffici veterinari o altri ambienti di lavoro clinici
  • Petrolio e gas: sistemi e processi di controllo senza problemi, maggiore sicurezza e protezione e un prodotto finale di qualità superiore
  • Tessile: produzione più efficiente, riduzione dei costi di riparazione e manutenzione, miglioramento della qualità dei tessuti, riduzione degli sprechi
  • Farmaceutica: prodotti puri, riduzione dei rischi di contaminazione, processi più efficienti, riduzione dei rifiuti
  • Trattamento delle acque reflue: per ogni applicazione di trattamento delle acque reflue industriali o municipali

 

Facciamo chiarezza sulle diverse classi di qualità dell’aria compressa

Le norme attualmente in vigore riguardanti direttamente la qualità e l’analisi dell’aria compressa sono tre, ovvero:
- ISO 8573
- ISO 12500
- ISO 7183
La più utilizzata risulta la ISO 8573. Questa normativa definisce i metodi e i test da utilizzare per determinare i contaminanti presenti nell’aria compressa. La ISO 8573-1 è il documento principale della serie ISO 8573 e specifica il livello di contaminazione ammesso per ciascun contaminante in ogni metro cubo di aria compressa. Gli inquinanti trattati si raggruppano in tre macro famiglie:

  1. Polveri/Particelle solide: ogni metro cubo di aria compressa può contenere un quantitativo massimo di particelle a seconda delle dimensioni delle stesse
  2. Acqua: può essere presente allo stato liquido o gassoso. Le classi dalla 1 alla 6 richiedono un punto di rugiada in pressione specifico e non ammettono acqua allo stato liquido
  3. Olio (stato liquido, aereosol, vapore): ogni metro cubo di aria compressa può contenere un quantitativo massimo d'olio in qualsiasi sua forma: liquido, aerosol e vapore

Le classi di qualità dell’aria compressa secondo ISO 8573-1:2010 sono 6 con valori limite per ogni contaminante. Per esempio spesso si fa riferimento alla classe 1.4.1 ritenuta “Standard” in tutte le applicazioni industriali di qualità; tale classe indica come la massima concentrazione di particolato sia pari a 0.1 mg/mc, il punto di rugiada pari a +3°C e la massima concentrazione di olio pari a 0.01 mg/mc.

Come si raggiunge una classe come la 1.4.1?

Semplicemente l’aria compressa deve essere tratta mediante la filtrazione per il particolato e per l’olio tramite appositi filtri mentre l’acqua viene ridotta mediante essiccatori. Classi più elevate per esempio la classe 1.3.1 o la 1.2.1 sono ottenibili con essiccatori specifici a membrane o assorbimento.

E per quanto riguarda la classe zero?

La classe zero è stata inserita all’interno della norma ISO 8573-1 a partire dal 2001. In questa categoria rientrano solamente i compressori la cui aria compressa oil – free presenta un contenuto di olio residuo inferiore rispetto ai compressori di classe 1. Pertanto classe zero non significa zero contaminanti. Prima di acquistare un compressore oil free pertanto bisogna valutarne bene l’utilizzo finale ed il settore di riferimento, tenendo presente che nessun filtro può garantire di trattenere olio al 100 %.

Fattori importanti inerenti la classe zero


Nel fare riferimento alla norma ISO 8573-1 classe 0 occorre ricordare quanto segue:

  • Classe 0 non significa assenza totale di contaminanti
  • Classe 0 non significa aria compressa priva di olio
  • Un compressore di classe 0 non garantisce aria compressa priva di olio
  • Classe 0 non fa riferimento esclusivo alla contaminazione da olio
  • Una specifica di classe 0 implica maggiore “pulizia” rispetto a una specifica di classe 1 per ciò che concerne la scelta del contaminante
  • I livelli di contaminazione per una specifica di classe 0 devono anche rientrare nei limiti di misura delle apparecchiature e nei metodi di prova contemplati dalla norma ISO 8573, Parti da 2 a 9
  • Una specifica di classe 0 deve indicare chiaramente a quale contaminate fa riferimenti la dichiarazione di classe 0: ad esempio, “particolato solido”, “acqua” oppure “olio totale” (aerosol, liquido e vapore)
  • La classe 0 richiedere che l’utente o il produttore dell’apparecchiatura indichi un livello di contaminazione nella specifica scritta
  • E’ obbligatorio misurare con appositi strumenti certificati la qualità dell’aria secondo procedura che ogni azienda deve predisporre e mettere in atto in particolare a riguardo dei vapori di idrocarburi

 

Se state cercando compressori Oil-free di qualità Weagorà è il posto giusto per voi. Offriamo una vasta gamma di prodotti che soddisferanno le vostre esigenze. Quindi, non esitate a visitare il nostro sito web e ad acquistare il vostro nuovo compressore oil-free oggi stesso!